Poltiglia bordolese Verderame pasta Caffaro Ossicloruro di rame Cuthiol
Come evitare confusioni
Poltiglia bordolese? Verderame? Pasta caffaro? Ossicloruro di rame? Cuthiol? e altri prodotti simili? che confusione!!!
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A Pordenone, una nostra socia ha cercato di “creare” un giardino “pieno” di ricordi ed emozioni.
La superficie del giardino è circa di 100 m2, di questo spazio viene sfruttato ogni millimetro quadrato.
Chiedo aiuto ai nostri esperti giardinieri: una mia amica possiede una Araglia Polisha Fabian che continua a perdere le foglie mentre le macchie di ruggine diventano sempre piú grandi e minacciose.
Come si puó aiutare questa mia carissima amica e anche la sua pianta?
Grazie
Ingredienti (per quattro persone):
Preparazione:
Ungere con poco olio il tegame e versare il guanciale tagliato a dadini.
Aggiungere peperoncino a piacere e rosolare sfumando poi con un po’ di
vino bianco.
A cottura quasi ultimata aggiungere il sale, la panna e lo zafferano.
Nel frattempo cuocere la pasta, che sarà poi unita al condimento
direttamente nel tegame.
La Pro Loco Colloredo di Soffumbergo
Con l’autorizzazione del Comitato Provinciale FIASP di Udine organizza a Campeglio di Faedis la 6 edizione di “Pai Trois di Une Volte” una manifestazione podistica non competitiva a passo libero aperta a tutti di km 7 e 16
A Cernobbio lago di Como presso Villa Erba si svolge la fiera florivivaistica Orticolario riproposta dopo anni in collaborazione con la già famosissima mostra Orticola di Milano di maggio.
L’Ente Turismo Friuli Venezia Giulia ha preparato la bozza del pieghevole per la manifestazione “Giardini Aperti 2011”
La villa (XVII secolo) è immersa in uno dei più importanti ed integri giardini d’epoca esistenti. Notevole anche il labirinto e l’ingresso monumentale.
Calata nel dolce scenario dei Colli Euganei, la sobria ed elegante Villa Barbarigo stupisce il visitatore con il suo magnifico parco, splendido esempio di giardino all’italiana considerato fra i più importanti ed integri d’Europa.
Da sempre le piante e i fiori che nascono spontanei nei campi e nei boschi appaiono bellissimi. Nell’ammirarli ti vien da pensare al fatto che nessuno si è rotto la testa per armonizzare i colori, nessuno ha cercato il terreno adatto o la posizione giusta. Eppure sono perfette! Sono nate e si sono sviluppate secondo il loro – chiamiamolo – istinto. E noi le vogliamo nel nostro giardino, perché siamo sazi dei prodotti dei vivai e della docilità con cui obbediscono ai nostri progetti.
Io, sulla scia delle bustine di Elisa (Semen Nostrum), le osservo da anni e ho constatato che sono difficilissime ed è inutile darsi da fare, se loro non vogliono crescere dove noi tentiamo di sistemarle.
Per spiegarmi meglio, vorrei raccontare di alcuni miei tentativi, falliti e no.