Resoconto Incontro 21 maggio 2014
Mercoledì 21 maggio 2014
Cari tutti,
ieri alla riunione di MAGGIO dopo brevi aggiornamenti e notizie sulla buona riuscita del primo weekend di Giardini Aperti e sulla potatura verde delle rose a Barbana per domani mattina (chi ancora voglia partecipare contatti Romeo Comunello oppure Sergio Mucchiut), il nostro socio Loris ha parlato di piante spontanee, soprattutto montane, supportato da bellissime fotografie.
Loris ha servito per 39 anni gli Alpini e ha girato per le montagne di tutte le regioni alpine italiane, oltre ad aver partecipato ad attività all’estero in paesi come Mozambico e Bosnia. Ha sempre avuto la passione per le piantine spontanee che vedeva nelle sue camminate per le montagne, e ha voluto renderci partecipi di tutto quello che ha imparato nel corso degli anni. Per chi fosse interessato, Loris tiene dei corsi sul riconoscimento delle piante spontanee presso la Università della Terza Età di Manzano e di Cividale, corsi che prevedono spesso delle uscite per visitare luoghi con interessanti fioriture o panorami.
Ieri si è parlato in particolare di due famiglie botaniche: Primulaceae e Gentianaceae, che Loris ha scelto perché includono rispettivamente piante come le primule, ancora in fiore in quota, e piante come le genziane che stanno per fiorire.
Delle Primulaceae, che includono oltre 25 generi e 1000 specie, abbiamo visto i generi che si rinvengono in Friuli Venezia Giulia: Hottonia con la specie acquatica Hottonia palustris (non facile da vedere), Cyclamen con il ciclamino spontaneo delle nostre zone (Cyclamen europaeum) e le specie importate da altri luoghi come C. repandum e C. hederifolium, Soldanella con la magnifica Soldanella alpina che spunta allo scioglimento delle nevi, Lysimachia con la specie diffusa negli ambienti umidi L. vulgaris, Anagallis con A. arvensis (comune infestante), Androsace con A. alpina dalla incredibile forma a cuscinetto (pulvinata) che cresce nei luoghi di alta montagna più improbi sfidando vento e freddo, e infine Primula, un genere ricchissimo di specie.
Oltre alla Primula vulgaris di bosco/prato che tutti conosciamo, Loris ci ha mostrato molte primule di alta montagna dal caratteristico colore rosa violetto come P. halleri o Primula farinosa, che arriva anche in pianura, nonché primule che si rinvengono solo in altre regioni d’Italia.
Passando alle Gentianaceae, che includono circa 75 generi e 1500 specie, Loris ci ha mostrato i generi Blackstonia e Centaurium, con le due specie B. perfoliata e C. erythraea che si trovano nei prati umidi o meno umidi della pianura, per poi illustrare il vasto mondo delle genziane, appartenenti ai generi Gentiana, Gentianella e Lomatogonium. Abbiamo ammirato genziane dal colore blu più o meno intenso come G. asclepiadea, G. cruciata, G. pneumonanthe e G. utricolosa e altre genziane dal colore giallo come la rinomata G. lutea usata per aromatizzare grappe o per amari (amarissima) o la raffinata G. punctata.
Nota 1. Attenzione! La G. lutea si confonde facilmente, quando non in fiore, con il veratro Veratrum album, specie assai velenosa, che si riconosce per l’inserzione delle foglie alterna (foglie disposte diciamo in maniera spiralata) e non opposta (foglie una di fronte all’altra) come invece nella genziana.
Nota 2. Abbiamo visto molte specie rare o endemiche. Da ricordare che i due termini non sono sinonimi: rara è una specie che si rinviene raramente ma che può avere una distribuzione geografica molto vasta (es.: le orchidee dei prati stabili sono rare perché il loro habitat è raro, ma magari hanno una distribuzione che copre tutta Europa), mentre endemica è una specie che si rinviene in un areale (cioè in una zona geografica) limitato, come la Wulfenia carinthiaca.
Nota 3. Per capire come è regolamentata la raccolta della flora spontanea in FVG consultate il regolamento esecutivo della legge regionale n.9 /2007. Esistono diverse categorie di piante dalle più tutelate alle meno tutelate (alcune specie come la scarpetta della Madonna sono protette anche a livello europeo, mentre altre di interesse alimentare o erboristico, come il luppolo e l’arnica, possono essere raccolte nella quantità max di 1 kg per persona al giorno):
http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/webletter/agri_for/_11/allegati/6_agosto.pdf
Elisa