Resoconto Incontro 21 gennaio 2015
Mercoledì 21 gennaio 2015
Cari tutti,
alla riunione di GENNAIO abbiamo avuto la gradita presenza di Carlo Contesso. Prima della sua conferenza, Valeria ha presentato Luisa come candidata alla presidenza al posto suo (GRANDE LUISA!), e Anna Letizia ha mostrato con Daniele come ha iniziato a catalogare i libri della biblioteca per aiutarci nella ricerca di quello che vogliamo leggere. Se avete dei dubbi in proposito, contattatela pure.
Carlo Contesso è già stato presentato da Marina in precedenti email: è noto per aver studiato Garden Design in Inghilterra e Natural Resources negli USA, oltre che per la rubrica che tiene mensilmente su Gardenia. Progetta giardini sia in Italia che all’estero. Ci ha parlato della sua tesi in Garden Design, che riguardava la villa e il giardino Garzoni a Collodi, in provincia di Pistoia.
La vecchia strada romana Clodia o Cassia fa ancora oggi da spartiacque tra la villa (detta ‘delle 100 finestre’) e il giardino: la conformazione del sito – praticamente una collina su cui si inerpicano villa e borgo retrostante – ha condizionato fortemente la disposizione delle varie parti.
Il giardino all’italiana risale al ‘600, con una parte bassa piana (dove oggi c’è l’ingresso per i visitatori) dotata di parterre e la grossa parte in pendenza che risale la collina per mezzo di terrazzamenti, con una famosa roccaglia. Il primo parterre in basso che si vede oggi è un falso storico: è stato rifatto negli anni ’50 con forme semplificate (però sempre sullo stile di parterre en broderie alla francese) per facilitare la manutenzione. Subito dietro ci sono le peschiere, inserite nel ‘700, e il parterre di prato con lo stemma e la ‘G’ dei Garzoni. In origine tutte le siepi basse tenute in forma geometrica erano non di bosso, bensì di mirto e l’ars topiaria era adottata anche sui cipressi. Progredendo verso l’alto si vedono i viali trasversali, con spalliere di agrumi lungo il muro, la roccaglia e la cascata con veli d’acqua fiancheggiate dalle quinte di lecci e, in fondo al giardino, quella che era in origine una cappella (oggi convertita ad altri usi).
La caratteristica fondamentale del giardino è che le varie parti sono pensate per ottenere una forma di teatro: la parte bassa piana è la platea, i viali sono il proscenio, le quinte di lecci sono le quinte appunto; per un giardino toscano questa forma a teatro non è affatto usuale.
Nel ‘700 la famiglia Garzoni commissiona all’architetto Juvarra delle migliorie, e così vengono introdotte statue, balaustre e scale abbellite con ‘mosaico rustico’. Sia le balaustre che molte statue vengono periodicamente dipinte di bianco per sembrare di marmo, ma in realtà sono di terracotta. Ogni statua ha un particolare significato, in relazione alla storia della famiglia Garzoni e alla rivalità tra Firenze e Lucca. La scalinata monumentale è oggi una delle caratteristiche più note del giardino, ma esso è famoso anche per i giochi d’acqua, in particolare quelli all’interno del ‘grotto’.
Non mancano un ‘teatro di verzura’, tipico dei giardini della Lucchesia, e aggiunte più recenti, come le palme inserite nell’ ‘800 lungo i viali.
Alla fine della conferenza il nostro relatore si è soffermato sulla definizione di ‘giardino all’italiana’: in realtà con questa locuzione si indica oggi il giardino formale, con piante potate in forma e linee geometriche ben definite, che si vuole cristallizzato nel tempo, anche se i giardini formali moderni non sono naturalmente uguali a quelli rinascimentali e barocchi italiani. Oltre all’uso delle stesse rigide norme sia per l’architettura che per l’apparato vegetale e all’uso di poche piante sempreverdi (mirto, leccio, cipresso, alloro), altre caratteristiche fondamentali di questo stile sono la gerarchia degli spazi (vicino alla casa c’è la parte più elaborata del giardino, mentre allontanandosi da essa si passa alla parte più rilassata e informale) e la presenza di assi ben definiti che creano viste e cannocchiali prospettici. Questi principi possono essere applicati in piccolo anche nel giardino di casa nostra.
Elisa