Resoconto dell’incontro mensile di venerdì 19 ottobre 2018
Conferenza di Enrico Riva
ASTER BOTANICI
Gli aster sono piante facili ben conosciute perché rientrano spesso nella tradizione di orti e giardini delle nonne che di generazione in generazione ci hanno tramandato. Piante con poche problematiche che danno tanta soddisfazione perché escono in un periodo della stagione quando la maggior parte delle erbacee perenni hanno già fiorito. Sono piante molto rustiche, hanno pochissimi problemi dal punto di vista della resistenza al freddo.
La maggior parte degli aster coltivati e che esistono nei nostri giardini sono di origine nord americana, ma hanno una reale molto vasta che va dal Canada, Quebec, Terranova, o dal Canada centrale in alcune altre specie, fino alla Florida, Carolaina, Georgia, sud degli Stati Uniti più profondo, con una temperatura che va da – 35/-40 gradi a + 40/45 gradi.
Principali gruppi
- specie nord americane (novi-belgii, novae-angliae, cordifolius, lateriflorus, ericoides, pringlei);
- specie europee (amellus e relativi ibridi, alpinus, pyrenaeus); che vivono in condizioni molto difficili, aster amellus e aster pyrenaeus vivono in zone rocciose e siccitose di montagna, sulla catena dei Pirenei.
- specie asiatiche ( spathulifolius, thompsonii); Lo spatulifolius a foglia grigia carnosa, molto resistente anche in situazioni estreme, il thompsonii è una specie himalaiana.
Durante la stagione hanno fasi più o meno belle, si fanno notare molto lentamente dopo il loro taglio post invernale, escono gradualmente durante l’estate arrivando ad una certa altezza e vanno in fioritura da settembre in poi a seconda delle varietà.
La parola “Aster” proviene dal greco che significa fiore a stella, la maggior parte hanno fiori semplici a stella, in alcune varietà con fiori doppi che generalmente sono frutto della casualità. Molto spesso le migliaia di cultivar che si conoscono sono stati frutto della casualità. Giardinieri accorti hanno individuato delle mutazioni su varietà già esistenti e moltiplicati per talea sono riusciti a portare avanti i caratteri, anche nel nostro vivaio casualmente un ramo fiorito viola è mutato in colore rosa… moltiplicato per talea ha mantenuto assolutamente i caratteri. Si riproducono molto bene anche da seme, ma le caratteristiche nate da seme cambiano notevolmente, sono molto, molto variabili.
Coltivazione
Gli aster si adattano a situazioni intermedie con almeno mezza giornata di sole durante la fase vegetativa, alcune varietà riescono a tollerare situazioni d’ombra, ad esempio i cordifolius e i divaricatus di origine nord americana che vivono generalmente ai margini di zone boschive.
La maggior parte prediligono un terreno drenante e tendenzialmente neutro evitando il marciume delle radici, non necessitano di irrigazioni frequenti, resistono a fasi particolarmente asciutte.
Non necessitano di concimazioni troppo eccessive sopratutto azotate (letame, stallatico) che renderebbero tenera ed allungata la vegetazione, rendendola sensibile ad attacchi di mal bianco. Enrico ci consiglia la cornunghia che è un concime ricco di fosforo e potassio.
Il mal bianco si può combattere con trattamenti a base di zolfo oppure con macerato di assenzio.
Ad inizio estate fine giugno, sopratutto per le varietà più vigorose tagliare a 5 – 10 cm dalla base, in questo modo si hanno dei vantaggi, si stimola la pianta ad emettere nuovi rami più ramificati con una fioritura più abbondante e un’altezza inferiore alla media.
Alcune varietà arrivano ad un metro di altezza e con la potatura di giugno si limita l’allettamento (crollo della pianta in fase di fioritura).
Una seconda potatura a novembre inoltrato con le piante sfiorite tagliando alla base la vegetazione per favorire la preparazione di nuovi germogli.
Nel caso le piante siano inserite in bordure miste, accanto a graminacee o altre erbacee perenni di una certa consistenza, le infiorescenze secche tipo echinacee, agastacee, in inverno diventano un elemento molto decorativo… tagliare gli aster a fine gennaio, inizio febbraio per godere l’effetto della brina su questi gruppi di vegetazione a riposo.
Moltiplicazione
Ogni 4 – 5 anni provvedere alla divisione dei cespi in 4 parti e mettere subito a dimora, preferibilmente ad inizio stagione, a marzo, quando la pianta ha emesso circa 10 – 15 cm di vegetazione. Si può moltiplicare anche per talea, si prelevano gli apici e si fanno radicare in terriccio mischiato con sabbia e tenuto un po in ombra e costantemente umido per 15 – 20 giorni.
Abbinamenti in giardino
Non sono di facile collocazione visto l’altezza che generalmente raggiungono, si possono posizionare negli orti con portamento a siepe accostandoli a dalie, cosmos, gladioli ed iris. In questo modo dall’inizio della primavera all’autunno si potrà raccogliere con continuità ed abbondanza dei fiori recisi per vari utilizzi. l’accostamento tipico è quello con le graminacee (miscantus , panicum, calamagrostis, muhlenbergia) oppure ad altri gruppi di erbacee perenni (solidago in varietà, echinacea, rubdeckia, persicaria, helenium, eupatorium, heliantus, anemoni) giocando sulle tonalità si unisce un incantevole aspetto estetico alla praticità di un supporto laterale che li sosterrà durante la fase di fioritura, fase in cui solitamente le piogge aumentano considerevolmente il peso della fioritura.
Alcune foto di aster e altro… di Elisa