mercoledì, 25 Marzo 2020
Anche io ho questo visitatore curioso. Era venuto a inizio stagione brevemente. Dopo le cince, i frusoni e i verdoni l’hanno fatta da padroni uno più prepotente dell’altro. Ora sono tre giorni che mattina e pomeriggio alternandosi con il simpatico picchio arriva di nuovo il pettirosso. A me sembra sempre un dono il suo arrivo perché lo so animale schivo e poco sociale. Ma curioso dell’umano. A volte troppo ardito tanto da mettersi in serio pericolo con il mio giovane gatto cacciatore impenitente di uccellini e topi. In queste giornate un po’ monotone a spesso tristi e pensose far sbocciare un sorriso sui nostri volti attoniti e spaventati è un evento prezioso.
mercoledì, 25 Marzo 2020
Lavori pesanti. Credo che proprio nei momenti difficili quel pezzo di terra fuori dalla porta di casa, sia orto o giardino, assuma una grandissima importanza per la salute del corpo e dello spirito, nostra e dei nostri cari. Se abbiamo la salute, dedichiamoci alle piante che ci possono trasmettere un po’ di serenità. Scriverò perciò di quello che abbiamo fatto o che stiamo facendo nel nostro giardino e naturalmente di piante.
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giovedì, 19 Marzo 2020
Nel periodo invernale, ogni giorno, porto i semi di girasole nelle mangiatoie dislocate in vari punti del giardino. In certi momenti c’è un vero affollamento di cince, fringuelli, passeri e frusoni. Chi si fa notare immediatamente in questo scenario ornitologico è sempre “Robin”, il pettirosso che mi accompagna quando mi muovo in giardino. Con il tempo è diventato ancora più confidente, specialmente dopo che ho cominciato a portargli semi di girasole già sgusciati, perché essendo un insettivoro ho immaginato che abbia difficoltà ad aprirli se interi. Avevo già notato che cercava i girasoli semiaperti, scartando tutti gli altri. Alla mattina è lesto a venirmi incontro per posarsi sul vaso che porto in mano per scegliersi così i semi già aperti. Posso vedere da vicino i suoi occhi nerissimi e brillanti, a volte forse vuole dirmi qualcosa con dei versi secchi, rapidi e ritmati che io non capisco. Forse sa più cose lui di me che io di lui. Da lontano, il popolo delle cince e dei verdoni spia il comportamento del pettirosso, appena mi allontano un po’, si calano sulle mangiatoie rifornite, tra svolazzi, frulli e litigi per stabilire i turni. I frusoni e i verdoni sono dei veri prepotenti e con quel grosso becco che si ritrovano incutono un certo timore negli altri uccellini meno “armati”