Piccola puntata a Londra
A fine febbraio abbiamo fatto una puntatina a Londra. Lo scopo era di vedere il “Winter Garden” di Cambridge, le cui foto di Pierina mi avevano lasciato la curiosità già alcuni anni fa.
Provvidenzialmente Matteo ci suggerì di anticipare di una settimana la nostra andata per poter vedere la mostra “Snow Drops”, bulbose e piante di prima primavera che ogni anno viene organizzata in centro a Londra dalla Royal Horticultural Society. Non potrò essere mai più grata a Matteo. La mostra merita un viaggio.
Gli allestimenti floreali sono magici. Le offerte di bulbose in fiore, di Helleborus di colori e foggie incredibili, piante dalle cortecce come dei quadri moderni, colori brillanti dagli iris reticulata che illuminano aiuole sopraelevate. Quando si dice primule, viole o crocus tutto sembra banale e già visto. Vi assicuro non qui. Piante grasse messe in cassette, o con apparenti vasi di coccio rotti, piccoli giardini da fare in qualche angolo segreto del nostro eden. Una mostra divertentissima di decine di tipi di patate in allestimenti colorati e di gran gusto compreso un quadro “patatesco” .
Arredi da giardino che noi ci sognamo, anche per i costi notevolmente inferiori ai nostri e veramente più belli e certamente diversi dalle offerte (poche e costose) che troviamo in Italia. Acquerelli botanici deliziosi e attrezzi preziosissimi in rame hanno finito di mandarmi fuori di cucuzza.
Ho raccolto indirizzi e nomi di molti espositori che vi passerò per vedere i loro siti e i cataloghi che vi potranno ingolosire.
Un’altra cosa veramente interessante era un banco con centinaia di libri di giardinaggio usati o fuori produzione. Li vendevano a poche sterline e le scelte erano da impazzire.
Il pubblico: motivato, pieno di curiosità e interesse, colto e capace che si perdeva in chiacchere su come dove quando per ogni piantina o bulbo oltre ovviamente ad acquistare a piene mani.
Io non ho comprato nulla riservandomi di visitare gli espositori sul web e fare i miei acquisti eventualmente on line dopo profonda meditazione poichè il mio giardino non è in grado di accogliere più nulla, ma la gola è tanta.
E per finire il Winter Garden non mi ha deluso, sono uscita dall’orto botanico con la ferma intenzione di rivoltare qualche parte del mio giardino per farci un piccolissimo giardino d’inverno affascinante, intimo, raffinato.
Un passaggio al piccolissimo Museo del Giardinaggio, nato da una donazione e costruito dentro una antica chiesa con un piccolo giardino, è stata una ennesima curiosità esaudita. Fiori secchi appesi alle capriate della chiesa in gran profusione, una libreria con oggettistica e l’esposizione di vari vecchi oggetti relativi al giardino con alcune foto e acquerelli completano la visita.