L’”Antigiardiniere” in azione.
Al confine (non segnato, ma convenzionato secondo l’andamento del terreno) stava una magnifica peonia Duchesse de Morny, piantata molti anni prima dalla padrona del giardino, prima che venisse diviso tra i due proprietari. Stava proprio sul confine e fioriva ogni anno all’ombra di un gigantesco cedro.
Cinque anni fa, un giorno, tornando a casa vidi che era stata stroncata. Erano rimasti solo alcuni mozziconi dei suoi eleganti steli. Autore dello scempio l’”antigiardiniere“, una persona che non sapendo come occupare il suo tempo taglia e taglia e taglia. Naturalmente ho protestato e sono riuscita ad ottenere che non la toccasse più. Adesso, dopo cinque anni, è tornata come prima. Anzi un fulmine ha abbattuto il cedro e adesso la peonia domina la postazione in tutta la sua bellezza.
Ma l’”antigiardiniere” non ha desistito.
In un angolo del suo giardino c’era una vivacissima kerria. Ad autunno l’ha tagliata rasoterra e stavolta si è preso gli urli di una vicina che godeva tanto di quell’oro a primavera. Anche qui gli steli stanno ricrescendo, ma per arrivare al primitivo splendore ci vorrà qualche anno.
L’”antigiardiniere” continua imperterrito!
In un angolo del piccolo ‘pezzo’ che è tutto di sua proprietà, cresce un susino, di quelli dolcissimi, tipico della zona. A settembre è carico di frutti che lui l’”antigiardiniere” non raccoglie (altri li raccolgono di nascosto per fare gli amati gnocchi di susini). Cosa fa quest’anno l’”antigiardiniere“? Lo taglia e lascia solo un piccolo ramo. Spiega che il susino è tanto vecchio e così ringiovanirà.
Ed ancora: in fondo al suo terreno nascosto da invadenti allori, c’era un piccolo noce. Io ci ho messo il sostegno, l’ho curato tagliando tutte le piantacce in giro e dopo tre anni ne è risultato un alberello pieno di noci che gli scoiattoli felicemente visitavano. Ma che fa l’”antigiardiniere“? Lo sega e ci lascia solo un rametto. Dice per fare un “noce nano”: pare che abbia visto su internet questa bella proposta.
A questo punto io mi sono sentita maltrattata ed ho protestato con la figlia.
L’”antigiardiniere“, grazie al cielo non vive qui, ma quando viene ahinoi! La figlia mi ha ascoltato, ha abbassato la testa e mi ha mostrato come lei avesse messo nel suo giardino una rosa banksiae alba, che dopo alcuni anni aveva dei bei rami lunghi tanto che aveva comprato dei sostegni in metallo ben decorati, E lui, l’”antigiardiniere“, che ha fatto? Ha tagliato il rosaio rasoterra, perchè così si fa con le rose. Credo che stavolta l’”antigiardiniere” l’abbia fatta veramente grossa. Vedo che gira per il giardino con le braccia penzoloni lungo i fianchi e non tocca nulla.
Intanto io aspetto che il noce ricresca, ritornino noci e scoiattoli e che l’”antigiardiniere” si metta definitivamente a riposo.