Le Rose Italiane – una storia di passione e bellezza dall’800 a oggi
“Le Rose Italiane” una storia di passione e bellezza dall’800 a oggi. Autore: Andrew Hornung – Prefazione: Charles Quest-Ritson – Edizioni Pendragon.
L’inglese Andrew Hornung, esperto di rose e giardini italiani, sembra sia riuscito a raccogliere e a dare ordine ad informazioni e documentazioni, sparse in cataloghi, riviste, libri rarissimi pubblici e privati e consultando archivi, diari e bollettini compilati dagli stessi ibridatori. L’autore è riuscito a raccogliere in un volume la grandiosità della storia dell’evoluzione della rosa in Italia. Una storia poco conosciuta, poco nota anche a molti degli appassionati cultori di questa pianta. Il testo è ricchissimo di dati, dopo una ponderosa parte introduttiva, seguendo un chiaro percorso cronologico, viene analizzata, capitolo dopo capitolo, l’attività di quegli ibridatori che, anche attraverso mille difficoltà, hanno ottenuto rose che possono essere considerate come un’importante anticipazione delle rose attuali.
Nella prefazione C. Ritson così scrive: “L’ibridazione delle rose in Italia vanta una tradizione gloriosa che ha contribuito in modo considerevole alla storia dell’Economia in Europa e nel mondo. Eppure ciò è più noto agli studiosi stranieri che agli stessi italiani. Senza il contributo dei coltivatori e ibridatori di questo paese, attraverso i secoli, i nostri giardini, ovunque si trovino, avrebbero oggi un aspetto molto diverso.”
Il testo è molto ricco di aneddoti e riferimenti botanici, ciò lo fa diventare una vera documentazione con il rischio di poter apparire noioso, per chi non fosse appassionato alla storia della rosa. Dopo ogni capitolo fa seguito un sintetico, ma chiaro, riferimento alle fonti dei dati, siano libri di botanica, bollettini di associazioni agricole, cataloghi ecc. Le immagini non sono molte, concentrate in un unica parte del libro, sicuramente interessanti. E’ comunque un testo valido che va a colmare un vuoto, cioè quello dell’evoluzione della rosa nel nostro paese e porta a conoscenza di tutti il lavoro oscuro e troppo poco apprezzato degli ottenitori e vivaisti di rose italiani.