Asclepias fruticosa
Tempo fa questa pianta è stata motivo di ricerca da parte di alcuni dei nostri amici giardinieri. La protagonista è spuntata tra le mattonelle, nel cortile della nostra socia Denise.
Tempo fa questa pianta è stata motivo di ricerca da parte di alcuni dei nostri amici giardinieri. La protagonista è spuntata tra le mattonelle, nel cortile della nostra socia Denise.
Albero che può raggiungere l’altezza di oltre 10 mt, appartenente alle Meliaceae, dotato di sostanze tossiche e repellenti verso gli insetti fitofagi. I suoi fiori non sono frequentati dalle api. Solitamente è descritto come pianta non molto rustica ma l’esemplare in foto ha resistito molto bene al freddo dicembre 2009, perdendo soltanto qualche rametto per il gelo dei meno 15°.
Quest’anno, in occasione del Natale, abbiamo regalato ai nostri piccoli amici con le ali, una strenna carica di leccornie, oltre naturalmente ai soliti aiuti per superare il difficile inverno. Il pretesto ci è stato fornito da Marcella, che ha le mani d’oro e ha preparato questa meravigliosa corona in cui sono inseriti sacchettini di noccioline americane sgusciate e rivestite di grasso e collane di altre noccioline intere.
Al momento di appendere la strenna in giardino ci abbiamo aggiunto una pallina di grasso al centro e il tutto è stato protetto con un tettuccio. Le cince, i pettirossi, i passeri ed i fringuelli ringraziano.
Il tempo inclemente mi blocca le attività autunnali nel giardino. In questo momento ci sarebbero tantissime cose da fare…
Comunque sia, per me è il momento adatto per dedicarmi alla raccolta delle bacche delle rose che intendo seminare. Sono piante sulle quali, questa estate ho fatto incroci, oppure rose antiche che voglio riprodurre naturalmente od anche specie botaniche che mi interessano da provare come portainnesti. Quindi questi giorni piovosi li impiego al recupero dei semi che ben ripuliti, semino in vari contenitori sui quali indico provenienza, dati dell’incrocio e altro. Se tutto è fatto bene, verso febbraio ci saranno le prime piantine. Le immagini che seguono riguardano alcuni risultati che ho ottenuto fino ad oggi, senza seguire schemi prefissati da altri ma libero di seguire i miei obiettivi e le mie idee.
Sono tante le rose che vengono presentate con un nome che fa riferimento ad un colore. Questo solitamente già lascia immaginare la più importante caratteristica del fiore. Dovrebbero essere veramente tante le rose con i fiori blu…
Quante volte ci è capitato di aver bisogno di un contenitore per le nostre talee? Con questo sistema recicliamo le bottiglie di plastica e avremo contenitori sempre a portata di mano. Tolte le etichette, si praticano dei tagli in corrispondenza dei segni fatti in precedenza con un pennarello. Sul fondo vanno eseguiti dei fori per il drenaggio sui vertici delle costole, osservando nei particolari l’immagine.
Gruppo di rose antiche non rifiorenti di grande rusticità, profumate, con colori dal porpora al rosato. Possono pollonare. Non tutte adatte per essere piantate in testa al filare..
All’inizio di luglio il Circolo di “Amici in Giardino” ha ospitato Renato Ronco, appassionato giardiniere ed esperto vivaista, specialista di aceri ornamentali che si possono ammirare nel sito ungiardinierescrive.it, responsabile del blog rennybus.blogspot.com che da poco ha pubblicato un libro con il titolo che rende un pò l’idea sulla particolarità del testo: Il Giardino delle Regole Infrante. |
Il 24 giugno un gruppo di “Amici in Giardino” ha incontrato a Cercivento il maestro Domenico Molfetta, famoso per la sua conoscenza delle piante legate alle tradizioni, alle leggende e all’uso medicinale o alimentare delle genti Carniche. |
Conferenza sulle cactacee resistenti al freddo presentata dai signori Michele Lugnan e Franco Dalmin.
E’ confermato l’arrivo del maestro giardiniere Renato Ronco. Esperto vivaista, appassionato conoscitore e coltivatore di aceri giapponesi, progettista di giardini, sapiente botanico e consulente di importanti giardini italiani, scrive su riviste del settore come “Case&Country“, di recente ha pubblicato il libro “Il Giardino delle Regole Infrante” (info).
Ha un Photo Blog dove si possono leggere i suoi articoli e ammirare le immagini che li accompagnano.
In una recente visita a Moruzzo abbiamo scoperto che probabilmente la rosa più comune è la Roxburghii plena. Una delle famiglie con cui abbiamo parlato ha ammesso la presenza di questa rosa già prima del 1900.