Rosa Stellata Mirifica
Rosa Stellata Mirifica
Conosciuta anche con il nome di “The Sacramento Rose”, ha le foglie con dentellatura grossolana e aculei che sui rami adulti spiccano con il loro colore bianco.
Conosciuta anche con il nome di “The Sacramento Rose”, ha le foglie con dentellatura grossolana e aculei che sui rami adulti spiccano con il loro colore bianco.
Nonostante il clima umido e la mancanza di sole le rose continuano a fiorire con la gradita compagnia di questa iridacea che ci sta regalando i suoi fiori profumati da quasi un mese.
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Articolo inserito anche nel blog di Renato Ronco vai all’articolo
E’ una delle rose misteriose proveniente dalle Bermude, appartenente al gruppo delle Tea. Sorprendenti i suoi fiori bianco-crema soffusi di rosa con occasionali striature rosse che possono coprire la metà dei petali o produrre fiori completamente rossi.
La rosa villosa nel suo ambiente naturale, in secondo piano. Il monte sullo sfondo è chiamato “Zuc della Guardia” e presenta fori che portano a gallerie interne, riparo dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale, il confine con l’Austria non è lontano.
Dopo molti anni di ricerca, non sono ancora riuscito a portare nel mio giardino questa antica varietà di rosa damascena. Mi son fatto spedire la York and Lancaster da quattro vivai diversi, compreso uno inglese di grande nome, ma il risultato è stato sempre lo stesso cioè quello di collezionare quattro damascene della varietà Celsiana.
Uno dei fiori che si trovano nei “giardini ad un metro dal cielo”, a 1500 metri di altezza sulle Alpi Carniche, andando alla ricerca delle rose indigene.
Probabilmente è la rosa più antica coltivata ancora oggi. Questa specie, con i suoi ibridi spontanei ha dato origine alle rose Europee.
Quatre Saison, Autumn Damask, R. damascena bifera, Rosa italica Ferrari, Castilian damask, Rose of Paestum, The Alexandria Rose e altri nomi ancora.
Dal 19 al 21 marzo appuntamento a Gorizia dove saremo presenti con lo stand di “Amici in Giardino”.
Sito web: http://www.udinefiere.it
Dal 6 Marzo al 14 Marzo 2010 si svolge, a Pordenone la fiera “Orto Giardino”. Il primo appuntamento dell’anno, in regione, per gli appassionati dell’orto e del giardino.
Sito web: www.ortogiardinopordenone.it
C’è una rosa che, se solo la guardo, sento il suo profumo, lontani ricordi affiorano nella mia mente e mi riportano ai tempi della mia infanzia.
Ero un bambino di sette, otto anni quando, assieme a mia madre, mi recavo alla fermata delle corriere, passando davanti ad una grande casa colonica con un grande cortile. Lì vivevano e lavoravano quattro o cinque famiglie di mezzadri. In mezzo alla grande aia c’era un alto cumulo di legna tagliata, accatastata accuratamente, dalla forma che ricordava vagamente quella di una grande pigna, con al centro un palo ed in cima un aereoplanino di legno con l’elica che, girando, lo faceva orientare verso il vento.
Anni fa, in Australia, sembrava che stesse per vedere la luce la desiderata rosa blu. La stampa locale riportò che, grazie agli sforzi uniti della Calgene Pacifìc di Melbourne e di un’industria giapponese, la Suntory ltd. si stava per inserire nel corredo cromosomico della rosa il gene portatore del colore blu. Alcuni giornali inglesi, come il “Daily Telegraph” e il “Times” commentarono ironicamente il fatto.
già gli antichi conoscevano questo sistema di propagazione delle piante, inizialmente per divisione delle ceppaie, successivamente con porzioni di rami e radici. Già Plinio il Vecchio aveva osservato che le rose propagate con porzioni di rami andavano in fioritura prima di quelle seminate e anche così facendo si potevano moltiplicare quelle con fiori più interessanti.