venerdì, 2 Ottobre 2020
Giardino 5-il giardino di Romeo e Liviana
Nome del giardino | Rosa Mundi |
Nome del proprietario | Romeo Comunello e Liviana Ret |
Località | Fiumicello |
Provincia | Udine |
Indirizzo | Fraz. San Lorenzo, Loc. Belfior – Via Pizzacca, 9 |
Telefono | |
Cellulare | 333 6332934 |
rosamundi1954@gmail.com | |
Sito web | |
Storia | Fino al 1995 il terreno era un campo di mais con qualche vite e albero di pesco. Alla morte del padre, Romeo assieme alla moglie Liviana ha trasformato, con pazienza e tenacia, il suolo impoverito dai diserbanti e dai concimi chimici in un giardino che attira un numero sempre più elevato di visitatori. Il terreno divenne a poco a poco fertile e così iniziò la messa a dimora, con successo, di piante che assicurano fioriture tutto l’anno. Il giardino venne chiamato “Rosamundi”, nome di una rosa gallica. L’ambiente naturale ha fatto ritornare gli uccelli che nidificano sugli alberi; la presenza di funghi indica che l’equilibrio è stato ripristinato come nelle intenzioni dei proprietari. |
Dimensioni | Grande (3000 m2) |
Caratteristiche dell’impianto giardinistico | Giardino-roseto condotto con metodi naturali, situato nella bassa pianura friulana, poco distante da Aquileia. |
Peculiarietà | Il luogo è un’oasi di biodiversità con oltre un migliaio di rose. Qui hanno trovato il loro habitat naturale, sprigionano energia vitale offrendo straordinarie fioriture in associazione con altre piante e alberi. Nell’insieme sono di notevole effetto i rosai che si sviluppano in altezza appoggiandosi ai sostegni di legno o di bambù. Dotato di targhette con i nomi botanici, la visita è resa interessante dalle dettagliate spiegazioni del proprietario. Sono rappresentate in gran numero varietà di rose antiche, botaniche e moderne. Grazie all’esperienza maturata dal proprietario, con sapienti potature e concimazioni le rose crescono su piante forti e sane. Alcune si dimostrano particolarmente resistenti al clima e agli attacchi degli insetti, capaci di riprendersi dopo le avversità. Molte sono riprodotte per talea o da seme dal proprietario stesso che cura anche una raccolta di rose rinvenute e salvate dall’estinzione, altre riportate dal Belgio e dalla Francia da amici emigranti. Tra le antiche spicca la rigogliosa Rox burgii, rustica e rifiorente fino in tarda stagione, le moderne si fanno notare per l’esuberanza e i colori (ad esempio R. ‘Leonardo da Vinci’ di Meilland, R. ‘Sally Holmes’, R. ‘Castore’ di Barni) e molte altre di pregio. In primavera il manto erboso si riempie di bucaneve, viole, primule, crochi, tarassaco e perfino di orchidee spontanee (del gruppo ‘ophris’ e del gruppo ‘orchis’, un tempo tra le più comuni del territorio); le aiuole di ellebori, narcisi, forsizie, iris, peonie. Inizia poi la stupefacente fioritura delle rose seguita a da quella delle piante annuali e perenni (gladioli, gigli, hemerocallis, ecc.) |
Arredi | |
Visite | Su richiesta, previo appuntamento |
Periodo consigliato per la visita | Per la fioritura delle rose: da metà aprile a inizio giugno. Per chi ama le bulbose da fine febbraio. |
Tempo minimo di visita | 1 ora e 30 minuti |
Accessibilità per le carrozzine | Si, con accompagnatore |
Accesso consentito ai cani | Si |
Eventi | |
Altre informazioni | |
Orto | Solanacee (peperoni, melanzane, pomodori); sui pali di sostegno si arrampicano ipomee con fioriture di fine estate. Per l’inverno: crucifere (broccoli, cavolfiore, rape, verze, cavoli cappucci). |
Pollaio | |
Data scheda | Settembre 2019 |