Rosa Roxburghii “Plena”
Rosa Roxburghii “Plena”
Vidi questa rosa per la prima volta all’interno del Castello di Strassoldo; borgo medievale in provincia di Udine, molti anni fa. Allora non era molto diffusa e i vivaisti non la conoscevano.
Vidi questa rosa per la prima volta all’interno del Castello di Strassoldo; borgo medievale in provincia di Udine, molti anni fa. Allora non era molto diffusa e i vivaisti non la conoscevano.
Sembra che questa varietà di Centifolia sia dichiarata estinta, in effetti, a parte il disegno di Redoutè, non l’ho mai vista in nessun catalogo e in nessun vivaio.
E’ una splendida rosa italiana, ottenuta da quel grande maestro ibridatore che fu Domenico Aicardi. Nel 1933 vinse il primo Concorso Nazionale per la più bella rosa di origine italiana, tenutosi a Roma.
Da alcuni anni in giardino si sono stabilite le Raganelle che sembrano apprezzare molto la protezione degli arbusti spinosi delle rose e sicuramente anche una certa qualità dell’ambiente dove non si fa praticamente uso di pesticidi.
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Conosciuta anche con il nome di “The Sacramento Rose”, ha le foglie con dentellatura grossolana e aculei che sui rami adulti spiccano con il loro colore bianco.
Nonostante il clima umido e la mancanza di sole le rose continuano a fiorire con la gradita compagnia di questa iridacea che ci sta regalando i suoi fiori profumati da quasi un mese.
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E’ una delle rose misteriose proveniente dalle Bermude, appartenente al gruppo delle Tea. Sorprendenti i suoi fiori bianco-crema soffusi di rosa con occasionali striature rosse che possono coprire la metà dei petali o produrre fiori completamente rossi.
La rosa villosa nel suo ambiente naturale, in secondo piano. Il monte sullo sfondo è chiamato “Zuc della Guardia” e presenta fori che portano a gallerie interne, riparo dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale, il confine con l’Austria non è lontano.
Dopo molti anni di ricerca, non sono ancora riuscito a portare nel mio giardino questa antica varietà di rosa damascena. Mi son fatto spedire la York and Lancaster da quattro vivai diversi, compreso uno inglese di grande nome, ma il risultato è stato sempre lo stesso cioè quello di collezionare quattro damascene della varietà Celsiana.
Uno dei fiori che si trovano nei “giardini ad un metro dal cielo”, a 1500 metri di altezza sulle Alpi Carniche, andando alla ricerca delle rose indigene.
Probabilmente è la rosa più antica coltivata ancora oggi. Questa specie, con i suoi ibridi spontanei ha dato origine alle rose Europee.
Quatre Saison, Autumn Damask, R. damascena bifera, Rosa italica Ferrari, Castilian damask, Rose of Paestum, The Alexandria Rose e altri nomi ancora.
ho appena assistito ad uno spettacolo bellissimo.
Ero in giardino a far progetti, perchè quando non si può far nulla si fanno progetti quando ho assistito dall’inizio a quella che definisco una danza di saluto al giorno degli storni, veramente emozionante.
Anni fa, in Australia, sembrava che stesse per vedere la luce la desiderata rosa blu. La stampa locale riportò che, grazie agli sforzi uniti della Calgene Pacifìc di Melbourne e di un’industria giapponese, la Suntory ltd. si stava per inserire nel corredo cromosomico della rosa il gene portatore del colore blu. Alcuni giornali inglesi, come il “Daily Telegraph” e il “Times” commentarono ironicamente il fatto.