Il Giardiniere racconta
Rosa blu…un mito
Sono tante le rose che vengono presentate con un nome che fa riferimento ad un colore. Questo solitamente già lascia immaginare la più importante caratteristica del fiore. Dovrebbero essere veramente tante le rose con i fiori blu…
Il Mac di San Zuan
Andar per erbe con il maestro Domenico Molfetta
Il 24 giugno un gruppo di “Amici in Giardino” ha incontrato a Cercivento il maestro Domenico Molfetta, famoso per la sua conoscenza delle piante legate alle tradizioni, alle leggende e all’uso medicinale o alimentare delle genti Carniche. |
La Polse di Cougnes
Incontro con Sergio Mucchiut
Alessandro Corbellini
Sabato 29 maggio, come già da tempo avevo reso noto, è arrivato il prof. Alessandro Corbellini. Per chi ancora non lo conoscesse, ricordo che è uno dei più grandi esperti italiani di rose. E’ insegnante in un’istituto agrario di Biella, collabora con un gruppo di vivaisti francesi ed è membro della “Associazione della Rosa Antica” di Francia, consulente di paesaggistica e progettazione di giardini. E’ stato inviato dai francesi quale loro rappresentante in occasione del convegno mondiale sulla rosa tenutosi a Vancouver nel luglio del 2009.
La visita di Mrs. Sheenag Harris a Trieste
Il 19 maggio 2010 la signora Sheenagh Harris, presidente della World Federation of Roses Societies, ha fatto visita al roseto del comprensorio di San Giovanni a Trieste. La gentile e competente signora ha parlato delle rose coltivate in Sudafrica, un ambiente molto caldo e secco, dove le rose danno il meglio di sè nella grande fioritura del mese di ottobre.
La conferenza “Il Cinema In Giardino”
La conferenza “Il Cinema In Giardino” è stata curata da Giuliana con l’aiuto insostituibile di Liviana per tutta la parte elettronica.
I film di cui abbiamo mostrato foto e raccontato qualcosa sono stati selezionati in base alla possibilità di scaricare qualcosa da internet e ovviamente sono un numero esiguo raffrontato alla quantità enorme di materiale.
La rosa senza nome
C’è una rosa che, se solo la guardo, sento il suo profumo, lontani ricordi affiorano nella mia mente e mi riportano ai tempi della mia infanzia.
Ero un bambino di sette, otto anni quando, assieme a mia madre, mi recavo alla fermata delle corriere, passando davanti ad una grande casa colonica con un grande cortile. Lì vivevano e lavoravano quattro o cinque famiglie di mezzadri. In mezzo alla grande aia c’era un alto cumulo di legna tagliata, accatastata accuratamente, dalla forma che ricordava vagamente quella di una grande pigna, con al centro un palo ed in cima un aereoplanino di legno con l’elica che, girando, lo faceva orientare verso il vento.
Riccardo
Riccardo ama molto il bosco.
Quando ritorna a casa racconta del passero che lo guardava lavorare e, come lui zappava la terra, mangiava i vermi senza dimostrare alcuna paura.
Riccardo, quando è in bosco non si ricorda di avere una casa; sulla grande quercia di oltre 100 anni, stava al tramonto un bellissimo barbagianni , un vero spettacolo con il suo piumaggio fulvo chiaro, macchiettato di grigio.