Alessandro Corbellini
Sabato 29 maggio, come già da tempo avevo reso noto, è arrivato il prof. Alessandro Corbellini. Per chi ancora non lo conoscesse, ricordo che è uno dei più grandi esperti italiani di rose. E’ insegnante in un’istituto agrario di Biella, collabora con un gruppo di vivaisti francesi ed è membro della “Associazione della Rosa Antica” di Francia, consulente di paesaggistica e progettazione di giardini. E’ stato inviato dai francesi quale loro rappresentante in occasione del convegno mondiale sulla rosa tenutosi a Vancouver nel luglio del 2009.
Ha assistito un folto gruppo di appassionati interessati all’argomento intervenendo con molte domande. Dopo una parte teorica si è passati nell’area del vivaio riservata alle rose. Il giovane professore ha dovuto destreggiarsi per rispondere in modo esauriente e cortese a tutte le domande che gli sono state rivolte.
Dopo una veloce visita nel mio giardino, per soddisfare la sua curiosità di vedere le mie rose, presso il Garden Anna, Corbellini ha tenuto una conferenza illustrando l’evoluzione delle rose dalla forma semplice, a quelle con fiori complessi doppi e pieni.
Erano presenti, tra il pubblico, il dott. Vladimir Vremec, attualmente impegnato nell’importante lavoro di realizzazione e gestione del notevole roseto di San Giovanni a Trieste e la giovane neolaureata Linda Vivan che ha contribuito al recente restauro del giardino di Palazzo Burovich a Sesto al Reghena ed ha collaborato all’evento “Chions in Fiore” presentando una sua relazione dal titolo “Utilizzo e scelta delle rose adatte alle diverse applicazioni nel paesaggio”
Alla fine della giornata un gruppetto di amici si è riunito nel giardino “Rosa Mundi” a disquisire con il nostro giovane professore di fronte alle varietà più interessanti e Corbellini si è rivelato ancora essere fonte inesauribile di conoscenza ed esperienza nel campo della rosa e del giardinaggio in genere.
L’impressione che ho ricavato da questa giornata così intensa, è stata quella di soddisfazione generale, per il pubblico, per il relatore stesso e per gli organizzatori del Garden Anna che si sono dichiarati molto disponibili a simili iniziative future.