I Giardini di Piano d’Arta
La mattinata non era certo delle migliori, nuvole scure e qualche scroscio di pioggia non facevano pensare ad una bella giornata per andare a visitar giardini. L’appuntamento era previsto per le dieci presso il ristorante “Salon” di Piano d’Arta, dove ci attendeva Marilena, titolare del ristorante nonchè socia di “Amici in Giardino” e per l’occasione nostra guida nella visita ai giardini del luogo.
Il traffico e qualche improvviso acquazzone hanno rallentato il viaggio ma, anche se con un pò di ritardo, il gruppo di giardinieri si è ritrovato al punto fissato e grazie all’amica Marilena si è iniziato subito il percorso dei giardini di Piano d’Arta, che va ricordato, hanno partecipato numerosi all’evento “Giardini Aperti” di quest’anno.
Alcuni giardini erano chiusi per l’assenza dei proprietari ma sbirciando dall’esterno e grazie anche ai commenti preziosi della nostra guida si riusciva ad apprezzare le qualità di quegli ambienti. Ci aveva colpito in particolare il giardino dedicato agli uccelli con tutti i suoi accessori realizzati da mani d’artista.
Il giardino di Marilena, annesso al ristorante, era strutturato quasi a forma di conca, simile ad un piccolo anfiteatro, sui bordi del quale crescevano vari arbusti, tra cui rose moderne ed antiche e piante aromatiche che vengono usate in cucina. Sullo sfondo si stagliava il campanile della chiesa del paese. Dall’interno del ristorante, attraverso una vetrata, si poteva godere del panorama del giardino.
Poco distante potevamo ammirare il giardino di Maria Cristina, associato all’orto e sebbene di non grande spazio, come capita spesso di osservare in questi casi, i proprietari ne avevano fatto un piccolo gioiello.
A prova di ciò avevamo osservato con stupore una aiuola pubblica, situata davanti all’abitazione, che veniva curata dalla nonna di Maria Cristina.
Il giardino successivo, l’avevamo visto grazie alla cortesia della proprietaria, sig. Marsilio, che era arrivata da Udine appositamente per noi. Un grande ed austero cancello con grandi rose ranpicanti sostenute dai pilastri, era stato aperto per poter ammirare un giardino che alla prima impressione si poteva pensare molto antico, con ortensie e rose che si arrampicavano sugli alberi. L’attenzione e il rispetto per l’ambiente si percepiva anche ammirando la villa padronale con i suoi interni attenti al mantenimento delle architetture originali.
L’ultimo giardino visitato è stato quello di Cedarchis, della signora Luciana. Probabilmente il più esteso di quelli visti in quel giorno, sicuramente il più articolato; rose rampicanti sui muri ed ortensie come bordure erano le piante dominanti. Il sito, disposto su piani diversi, dava un interesse maggiore e quella sensazione di movimento spesso ricercata da chi progetta giardini.
I proprietari, veramente ospitali, ci avevano accolto all’interno dell’abitazione dove avevamo ammirato le pregevoli decorazioni dei muri interni restaurati grazie all’abilità e l’ostinazione della padrona di casa. Da un chiostro interno incorniciato da archi si poteva ammirare il panorama della valle del But, provando così la sensazione di passare dal giardino dove mi trovavo a un’altro, immenso e verdissimo con i monti sullo sfondo.
Per finire la giornata al “Salon”, Marilena aveva preparato un menù per noi a base di erbe battezzandolo subito “Menù del Giardiniere” ed è stato in seguito molto apprezzato da tutti gli amici presenti. Il tempo era passato veloce ed in buona compagnia ed era già il momento dei saluti ma ecco che arrivava Maria Cristina con un ultimo omaggio, dell’ottimo aceto di mele di propria produzione. Una giornata iniziata all’insegna del maltempo, aveva visto pian piano diradarsi le nuvole per lasciare posto al sole e poter ammirare così i giardini di Piano d’Arta, fare nuove amicizie dimostrando ancora una volta che il giardino unisce.