giovedì, 24 Novembre 2011
Il Sentiero Rilke
Il sentiero è dedicato allo scrittore Rainer M. Rilke che nacque a Praga nel 1875, in occasione della sua permanenza al Castello di Duino dal 1911 al 1912, durante una delle soste lungo il sentiero, in un giorno di fredda bora, fu ispirato dal luogo e scrisse le sue “Elegie Duinesi”. Il poeta si spense nel 1926 nel sanatorio di Montreaux perchè colpito dalla leucemia.
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Il Sentiero Rilke unisce una delle perle della costa dell’alto Adriatico, il Castello di Duino alla splendida baia di Sistiana. Più a sud si trova un’altro sito molto importante di questa costa il Castello di Miramare.
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Il percorso si snoda nella aspra roccia carsica che si getta a strapiombo nel blu del golfo ed è contornato dalla vegetazione che è riuscita a colonizzare un’ambiente severo come la landa carsica.
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Fa tendenza, nel periodo autunnale, viaggiare per andare ad ammirare il “fogliage”, ovvero il cambio di colore delle foglie di giardini e foreste lontane. Mi sembra giusto, a questo punto, far conoscere a tutti questo grande giardino naturale che è il nostro Carso.
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In questa stagione la scogliera si ammanta di colori che vanno dal rosso fuoco al rosso rame, all’arancio, al giallo vivo dovuti alle foglie del sommaco (cotinus coggygria) che vive sulle rocce carsiche. La colorazione del fogliame è messa in risalto anche dal candore delle pietraie.
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Dalle nude rocce emergono gli alti steli delle campanule (campanula pyramidalis) che in autunno mostrano gli ultimi fiori, blu come il mare del golfo.
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I visitatori che camminano lungo il sentiero Rilke non possono fare a meno di avvertire il penetrante profumo della smilax aspera, una liana dotata di foglie coriacee con spine uncinate sui bordi, spinosa anche sui rami, produce grappoli di piccolissimi fiori a fine estate che emanano una forte fragranza. In seguito compaiono tantissime bacche tonde e rosse che pendono come festoni dagli alberi.
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Senz’altro il momento migliore per ammirare le tonalità di fuoco del Carso è quello del tramonto che intensifica la forza dei colori, anche grazie al riflesso del sole sul mare che brilla e riverbera la luce.
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Un’ultima magia di questo ambiente è offerta a chi si attarda in questi luoghi dopo la scomparsa del sole all’orizzonte. Le foglie dalle tonalità di rosso fuoco virano al porpora, al viola e quelle di tonalità gialle diventano quasi fluorescenti mentre i toni del verde scompaiono, risaltano invece i pallori spettrali della roccia. Questo stupefacente caleidoscopio ha una breve durata, forse una quindicina di minuti che ho trovato difficile da fissare con delle immagini, non resta che cercare di viverlo.
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“Prime realtà felici, preferiti dalla creazione,
cime di montagne, profili pronti per l’aurora
di tutto l’universo, polline di ogni fiore divino,
cerchi di luce, passaggi, scale, troni,
sostanza degli spazi, scudi di piacere, rivolta
di senso in un turbine incantatore e poi subito, voi soli,
specchi: dei vostri volti dove rinasce
la grazia di una diversa bellezza.”
R.M.Rilke
In omaggio allo scrittore e poeta alcune stofe dalle “Elegie Duinesi“
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